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Visualizzazione dei post da agosto, 2025

INTELLIGENZA ARTIFICIALE ED EMPATIA: una riflessione

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    Nell’era dell’intelligenza artificiale conversazionale, strumenti come ChatGPT riescono a simulare una comunicazione empatica, accogliente, persino rassicurante. Questo effetto è voluto: l’algoritmo è addestrato a comprendere il linguaggio umano e a rispondere in modo coerente e “gentile”. È facile lasciarsi ingannare, anche per chi non è fragile: il bisogno di ringraziare, per esempio o di continuare a cercare sollecitati dall’AI stessa. È necessario ricordarsi che questa empatia è solo simulata. Non c’è coscienza, intenzione, né vera relazione affettiva. Come psicologa, mi interrogo sul possibile impatto psicologico di questi strumenti, soprattutto in persone fragili, isolate o in cerca di ascolto. I rischi non sono trascurabili: - Confondere la disponibilità costante dell’IA con una relazione autentica. - Sviluppare dipendenza da una comunicazione facile, prevedibile, che non espone al conflitto o al giudizio. - Ridurre il bisogno (o la capacità) di cercare...