Ogni giorno, le strade sono teatro di numerosi incidenti, a volte gravi, altre meno, ma comunque significativi. Se da un lato esistono cause oggettive che contribuiscono a questi eventi – come problemi infrastrutturali o guasti meccanici – molte volte la vera ragione è da ricercare nei comportamenti di chi guida. Scelte errate, a volte addirittura rischiose, possono mettere in pericolo non solo chi è al volante ma anche chi condivide la strada. Quali sono le ragioni profonde di questi comportamenti? 1. GUIDO COME SONO Il modo in cui si guida riflette spesso la personalità e lo stato emotivo di una persona. La guida diventa una sorta di specchio , dove emergono reazioni istintive e spesso difficili da controllare. Alla guida del veicolo non c'è solo l'abilità tecnica o l'esperienza di una persona, ma anche le sue insicurezze, le sue ferite emotive, il suo stato d’animo e i momenti di stress o difficoltà. La strada, in questo senso, è un palcoscenico in cui l’interiorit...
La fine di un anno e l’inizio di quello nuovo rappresentano un momento carico di significato simbolico. Nonostante il passaggio da un anno all’altro sia una convenzione del calendario, per tutti noi ha un valore psicologico profondo e le molte celebrazioni che lo accompagnano ne sono testimonianza. Questo momento dell’anno diventa un’occasione per fare un punto della situazione, trovare l’occasione per chiudere capitoli importanti della nostra vita e aprirci a nuove avventure, esperienze e modalità di vivere. Il bilancio di fine anno è un atto naturale. Guardiamo indietro, riflettendo su ciò che è stato, sugli obiettivi raggiunti e su quelli mancati. Questo processo è fondamentale per comprendere meglio noi stessi e per lasciar andare ciò che non ci serve più: esperienze dolorose, abitudini che ci frenano, relazioni che non ci nutrono. Chiudere un capitolo non significa dimenticare, ma fare spazio al nuovo, consentire alla nostra vita di evolversi. Allo stesso tempo , l’inizio d...
Viviamo immersi in un flusso continuo di stimoli, impegni, notifiche, richieste. Corriamo da un’attività all’altra, spesso senza neanche accorgerci di quanto stiamo perdendo lungo il cammino. Ma fermarsi non è tempo sprecato. Anzi, è proprio nella pausa che la vita si fa più chiara, che tutto può prendere una nuova prospettiva. Quando ci concediamo il lusso di non fare nulla , di sederci senza fretta, di ascoltare il silenzio o i suoni intorno a noi, qualcosa cambia. Improvvisamente risentiamo, come non lo avessimo mai fatto i rumori della città, il vento tra le foglie, il cinguettio degli uccelli, i colori del cielo, le nuvole, la consistenza del posto in cui siamo seduti: sono dettagli che fuggono nella frenesia, che rimangono inascoltati e invisibili nella fretta. Le pause sono necessarie. Danno ordine alle cose. Quando ci fermiamo, tutto si rimette a posto: ci accorgiamo che molte preoccupazioni si ridimensionano, che ciò che sembrava urgente non lo è davvero, che ...
Commenti
Posta un commento