Post

Malelingue: perchè parliamo male degli altri e come uscirne...

Immagine
 Foto di Prakriti Khajuria su Unsplash Perché parliamo male degli altri? E come possiamo smettere? A tutti capita, in forme più o meno gravi, di parlare male degli altri. Ma perché lo facciamo davvero?   La maldicenza non è solo un vizio o una cattiva abitudine, ma un meccanismo psicologico.   Parlare male degli altri, catalogare i fatti e le caratteristiche altrui in categorie conosciute, è una forma di controllo su di lui e di conseguenza sulla nostra relazione con lui. Siccome Il nostro valore sociale dipende dalle relazioni, screditare l’altro può darci (illusoriamente) sicurezza e autostima.   Inoltre, a volte si prova un senso di “giustizia” (sommaria) per vendicare torti che magari altri ci hanno fatto (non necessariamente quelli di cui sparliamo). La frustrazione è dolorosa e la lingua avvelenata placa un po’ il dolore. Ma Il prezzo della maldicenza è alto: creiamo un ambiente tossico, miniamo la fiducia reciproca e possiamo persino danneggiare la...

Nessun uomo è un isola?

Immagine
  Conosciamo bene entrambe le poesie, le abbiamo fatte nostre, sono parte della nostra cultura e del nostro sentire....eppure dicono cose opposte, siamo un'isola o non lo siamo, siamo soli o in compagnia? Sono convinta che entrambe siano vere. Vediamo come. L’uomo è un essere relazionale: le scienze umane, la filosofia, l’antropologia e la psicologia concordano nel ritenere che il sano sviluppo dell’individuo avvenga solo nella relazione, nella continua interazione con l’altro e con il mondo. Fin dall’inizio, dal concepimento, il bambino vive in un mondo di relazioni con la madre e, crescendo, la sua interazione si amplia sempre di più, fino a comprendere il mondo intero. È attraverso la relazione che modifica se stesso, le sue credenze, le sue peculiarità, diventando la persona unica che è. Eppure... ciascuno di noi sperimenta dentro di sé la solitudine di cui parla magistralmente Quasimodo. Ed è vero anche questo. Perché di fronte al significato profondo della nostra vita, ai ...
Immagine
Cosa sono le emozioni? Da dove nascono? come influiscono sul nostro agire? Come viverle al meglio? A queste ed altre domande cercheremo di dare risposta in quest'incontro.

Fermati, respira!

Immagine
  Viviamo immersi in un flusso continuo di stimoli, impegni, notifiche, richieste.  Corriamo da un’attività all’altra, spesso senza neanche accorgerci di quanto stiamo perdendo lungo il cammino. Ma fermarsi non è tempo sprecato. Anzi, è proprio nella pausa che la vita si fa più chiara, che tutto può prendere una nuova prospettiva. Quando ci concediamo il lusso di non fare nulla , di sederci senza fretta, di ascoltare il silenzio o i suoni intorno a noi, qualcosa cambia. Improvvisamente risentiamo, come non lo avessimo mai fatto i rumori della città, il vento tra le foglie, il cinguettio degli uccelli, i colori del cielo, le nuvole, la consistenza del posto in cui siamo seduti: sono dettagli che fuggono nella frenesia, che rimangono inascoltati e invisibili nella fretta. Le pause sono necessarie. Danno ordine alle cose. Quando ci fermiamo, tutto si rimette a posto: ci accorgiamo che molte preoccupazioni si ridimensionano, che ciò che sembrava urgente non lo è davvero, che ...

LA CURA PER CHI CURA (CAREGIVER)

Immagine
                                                  Foto di Mathias Reding su Unsplas h Quando ci troviamo ad accudire un anziano, una persona malata o con disabilità, spesso ci dedichiamo interamente a loro, dimenticandoci di noi stessi. La cura dell’altro diventa totalizzante, e senza accorgercene, iniziamo a trascurare i nostri bisogni, i nostri spazi e il nostro benessere . Ma possiamo davvero prenderci cura di qualcuno se non sappiamo prenderci cura di noi stessi Il senso di colpa accompagna spesso chi assiste un familiare: “Se mi fermo, sto sbagliando”, “Se chiedo aiuto, significa che non sono abbastanza forte”. Ma il senso di colpa, pur essendo naturale, non sempre è un buon consigliere. Ci spinge a fare sempre di più, anche quando siamo esausti, e ci impedisce di vedere con lucidità le situazioni. Ric...

Chi guida la mia auto?

Immagine
  Ogni giorno, le strade sono teatro di numerosi incidenti, a volte gravi, altre meno, ma comunque significativi. Se da un lato esistono cause oggettive che contribuiscono a questi eventi – come problemi infrastrutturali o guasti meccanici – molte volte la vera ragione è da ricercare nei comportamenti di chi guida. Scelte errate, a volte addirittura rischiose, possono mettere in pericolo non solo chi è al volante ma anche chi condivide la strada. Quali sono le ragioni profonde di questi comportamenti? 1. GUIDO COME SONO Il modo in cui si guida riflette spesso la personalità e lo stato emotivo di una persona. La guida diventa una sorta di specchio , dove emergono reazioni istintive e spesso difficili da controllare. Alla guida del veicolo non c'è solo l'abilità tecnica o l'esperienza di una persona, ma anche le sue insicurezze, le sue ferite emotive, il suo stato d’animo e i momenti di stress o difficoltà. La strada, in questo senso, è un palcoscenico in cui l’interiorit...

Punto e a capo.

Immagine
La fine di un anno e l’inizio di quello nuovo rappresentano un momento carico di significato simbolico. Nonostante il passaggio da un anno all’altro sia una convenzione del calendario, per tutti noi ha un valore psicologico profondo e le molte celebrazioni che lo accompagnano ne sono testimonianza. Questo momento dell’anno diventa un’occasione per fare un punto della situazione, trovare l’occasione per chiudere capitoli importanti della nostra vita e aprirci a nuove avventure, esperienze e modalità di vivere. Il bilancio di fine anno è un atto naturale. Guardiamo indietro, riflettendo su ciò che è stato, sugli obiettivi raggiunti e su quelli mancati. Questo processo è fondamentale per comprendere meglio noi stessi e per lasciar andare ciò che non ci serve più: esperienze dolorose, abitudini che ci frenano, relazioni che non ci nutrono. Chiudere un capitolo non significa dimenticare, ma fare spazio al nuovo, consentire alla nostra vita di evolversi. Allo stesso tempo , l’inizio d...